Parliamo di miele

Nel progetto Dica’ ci sono molti produttori di miele, soprattutto in area montana e pedemontana dove la salubrità e la ricchezza di biodiversità dell’ambiente favorisce l’apicoltura.
Nelle degustazioni organizzate durante i nostri tour, le biologhe nutrizioniste Marianna Tolin e Manuela Dal Mas ci hanno spiegato il metabolismo degli zuccheri nel corpo umano, nonchè le caratteristiche e il valore nutrizionale del miele.

“Per molti secoli il miele ha rappresentato la principale sorgente zuccherina per l’uomo.
Il miele, al contrario dello zucchero di canna e di barbabietola, è composto da zuccheri semplici direttamente assimilabili (fruttosio e glucosio) che vengono immediatamente assorbiti dall’organismo. Questo lo rende un alimento facilmente digeribile anche per coloro che soffrono di disturbi digestivi. Gli zuccheri semplici passano nel sangue assorbiti da minuscoli vasi sanguigni che tappezzano i villi della parete intestinale. Poi si raccolgono nella vena porta che li conduce fino al fegato.
Nel fegato, gli zuccheri vengono trasformati in glicogeno, uno stato che li rende disponibili per le cellule del corpo e per i muscoli. Un’eccessiva quantità di zucchero nell’alimentazione può quindi affaticare il fegato.

Il metabolismo dei glucidi è controllato da molti ormoni, in particolare l’insulina, secreta dal pancreas: essa permette di far passare il glucosio dal sangue alle cellule, abbassando conseguentemente la glicemia. Nel caso di una disfunzione del pancreas, la secrezione di insulina diminuisce determinando un aumento della glicemia, a causa di un assorbimento cellulare insufficiente. Questo è il meccanismo del diabete.

“Il miele contiene circa il 20%
di acqua, il 75-79% di zuccheri
e poi sali minerali, vitamine,
enzimi digestivi e una piccola
percentuale di proteine.”

Esso procura energia immediata. Tale proprietà è di grande interesse dietetico, infatti viene consigliato agli sportivi per ricaricare le riserve di glicogeno muscolare e quindi migliorare la resistenza e il recupero”.



Gli abbinamenti


Miele e formaggi è sempre un abbinamento vincente!
Nei nostri tour l’Antica Trattoria Vigna di Castelnovo del Friuli ha sposato i mieli di lampone e tiglio Miele dei Roncs (Castelnovo del Friuli), millefiori e castagno Fabris Giobatta (Pinzano al Tagliamento), rispettivamente con ricotta, latteria fresco e stagionato ed erborinato della Latteria di Pradis, in un crescendo d’intensità di sapori.


Casa Mantova a Barcis ha proposto il millefiori Agricola Saliet (Claut) con un caprino fresco e il miele di castagno La Felicina (Barcis) con un formaggio stagionato di malga.


A Vivaro, all’Agriturismo Gelindo dei Magredi il miele di Matteo Zuccolin è invece diventato ingrediente caratterizzante del dolce di tradizione locale denominato Nido d’ape.

Condividi